venerdì 24 febbraio 2012

Edmondo, viaggiatore umanista e Stazio, scienziato sedentario

- La Goulette, Tunisia -
« Ciò che ho imparato stavolta è che non si conosce mai davvero un’altra cultura. »
« Eppure ci sei stato già molte volte. »
« Sì, e ogni volta mi rendo conto di capirla di meno. Ma quello che imparo lì è che non conosco più neanche la mia. »
«Un bel vantaggio aumentare l’ignoranza.»
« La tua ironia mi sembra un po’ superficiale. Il fatto è che non ti puoi permettere nessuna abitudine, nessun automatismo, neppure nelle cose più semplici della vita quotidiana, che si tratti del prezzo di un dentrificio o di capire dove si fa il biglietto dell’autobus. Tutto richiede attenzione, presenza, anche intelligenza; mentre qua puoi vivere anche un’intera giornata, un’intera settimana facendo guidare il pilota automatico: il prezzo è quello che ti chiedono, a tale nome corrisponde tale sapore, naturalmente l’acqua è buona da bere. »
« E questo sarebbe uno svantaggio? »
« Sì, perché sei talmente abituato a nuotare in questa acqua che non ti accorgi più di vivere in un acquario di abitudini, di cose date per scontate. »

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