domenica 25 marzo 2012

Quella Hana dalla mia età

- Hana con la madre e il padre all'uscita dal carcere -
La corte militare di Ofer ha respinto oggi l’appello per liberazione detenuta palestinese Hana al-Shalabi in sciopero della fame dal 16 febbraio scorso.

Hana, fino a qualche tempo fa, era una normale residente nella città di Burquin, nord della Cisgiordania, in cui viveva da trent’anni quando venne arrestata con l’accusa di omicidio.
Dopo più di due anni di prigione, Hana fu liberata il 18 ottobre 2011 a seguito dell’accordo per lo scambio di prigionieri tra il governo israeliano ed Hamas, durante il quale furono liberati 1.027 prigionieri politici palestinesi in cambio del soldato israeliano Gilad Shalit.   

Il 16 febbraio scorso, appena pochi mesi dopo il suo rilascio, fu arrestata un’altra volta. Hana, in realtà, non è la sola ad aver subito questo trattamento: molti palestinesi sono dovuti rientrare in carcere dopo che sono stati rilasciati a seguito dello scambio. Hana ha subito percosse, la sua famiglia è stata picchiata e i suoi genitori hanno dovuto subire numerosi maltrattamenti dalle forze israeliane.

Hana è ancora, come più di trecento palestinesi, in “detenzione amministrativa”: uno strumento giuridico che consente ai tribunali militari israeliani nei territori occupati di imprigionare una persona sulla base di prove segrete che né il prigioniero né il suo avvocato possono sapere.

Soffre di “artrofia muscolare avanzata, eccessiva perdita di peso, una riduzione significativa di zucchero nel sangue, forti capogiri e gravi dolori muscolari su petto e schiena soprattutto”. Nonostante questo, Hana sta continuando il suo sciopero della fame.

Stiamole accanto.

Nessun commento:

Posta un commento