giovedì 5 luglio 2012

Perché gli uomini ci odiano?

Mona Eltahawy, giornalista egiziana e attivista per i diritti umani, ha pubblicato un articolo intitolato “Perché gli uomini ci odiano?” nell’edizione dedicata alla sessualità del Foreign Policy, con l’intento di far ammettere ai lettori che gli uomini nel mondo arabo odiano le donne e che ad alimentare le violenze sia un avariato mix di cultura e religione.

In effetti, se ci si sofferma a riflettere sulla percezione della donna nelle società musulmane, non si fa fatica ad ammettere che le donne arabe siano ridotte allo stereotipo “velo e imene”.
A Tunisi, ad esempio, l’intervento per la ricostruzione dell’imene, un’operazione di chirurgia plastica tra le più diffuse fra le donne tunisine, dura meno di un’ora e costa poco più di 600 dinari (circa 300 euro). Schiacciate dal peso di un tabù alimentato da una società maschilista che nel nome dell'Islām impone loro di arrivare vergini al matrimonio, circa il 95% delle ragazze tunisine chiede aiuto alla tecnologia moderna. “In effetti, le donne sembrano avere trovato un compromesso: la medicina alleggerisce l’angoscia sociale” dice Nedra Ben Smail, psicologa che ha scritto un libro sull’argomento.
E dall’altra parte del mondo arabo la storia è la stessa. Nei locali dell’Istituto Medico Legale di Baghdad, ogni giorno vengono realizzati decine e decine di test di verginità, quasi tutti in seguito alla decisione di un magistrato che vuole verificare le virtù della donna. Le visite vengono ordinate dai giudici alle prese con casi di mariti che denunciano la mancanza di verginità delle loro spose nel giorno del matrimonio. Se ritenuta colpevole di aver fatto sesso al di fuori del matrimonio, la donna è tenuta a ricompensare l’uomo per i regali ricevuti ed ogni altra spesa sostenuta.
Sami Dawood, un medico dell’Istituto Medico Legale di Baghdad spiega, infatti, che i neomariti pensano che durante il loro primo rapporto la donna debba necessariamente perdere del sangue, convinzione che deriva dalla loro scarsa conoscenza della sessualità femminile, visto che l'imene si può rompere per svariate ragioni.

...che sempre l’ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte.          

Nessun commento:

Posta un commento